Il mio primo invito: un viaggio d'amore fatto di carta, fiori secchi e creatività.
- Mariana Georgiana Stoica
- 27 set 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 ott 2024
Come una storia di famiglia ha acceso in me una passione, trasformando un gesto d'amore per una sorella in un'arte che oggi coltivo nel mio atelier.

Mia sorella Caterina mi annunciò del suo imminente matrimonio. Fu un momento che accese in me il desiderio di creare qualcosa di unico e speciale per lei, che fosse parte della sua storia e che avrebbe portato con sé per tutta la vita.
Aveva bisogno di ordinare le partecipazioni matrimoniali per gli amici e i parenti e sentii che io potevo farlo e mi offrii di fare tutto io.
Proprio non volevo regalarle un semplice invito, desideravo metterci un pezzo di me in quella storia, mettendoci l'amore che naturalmente sentivo per mia sorella.
Mi ricordo che mi tremavano le mani dalla gioia e dall'impazienza di cominciare.
Andai subito nei campi vicino casa, dove sentivo che avrei trovato tutto il necessario da ciò che la natura stessa poteva offrirmi come un dono. Ho raccolto così i fiori uno ad uno, scegliendoli con cura e li sistemai in un angolo della mia casa di campagna ad essiccare all'aria. Questa fase per me cominciò a regalarmi qualcosa di magico. Quel processo lento in cui i fiori si trasformano, prolungando la propria bellezza nel tempo perché io li potessi quasi custodire.

Non avevo idea che quel gesto, così intimo e spontaneo, avrebbe cambiato la mia vita. Mentre tagliavo la carta per le partecipazioni e sistemavo i fiori, mi sono sentita invasa da una energia di creatività che non avevo mai conosciuto prima.
Le mie mani sembravano muoversi da sole, guidate dall’amore che provo per la mia famiglia e dal desiderio di donare a mia sorella qualcosa di prezioso, che parlasse di noi, delle nostre radici e di tutto ciò che avevamo imparato a condividere.
Questa missione si sposava perfettamente ad una ragazza come me, riconosciuta come solare, che crede nei valori più semplici e puri della vita. Io sono credente, credo anche in me stessa, nella persona che amo, nella famiglia, nell’umanità e nella natura. Nutro un profondo rispetto per le piccole cose della vita, come un sorriso sincero, il calore di una famiglia, la bellezza di un fiore che sboccia nei prati. Sì, temo proprio che un aggettivo giusto per me sia incredibilmente romantica. Ma in questo caso, tutti i miei valori sembravano potersi tradurre concretamente nella delicatezza di quel lavoro di composizione estetica di fiori e altri elementi naturali.
Ogni movimento per piegare la carta, raccogliere i fiori, comporli insieme per preparare dei bouquet che avrebbero decorato gli inviti, era lento, misurato, e le mie mani sembrava che già sapessero cosa fare anche prima che lo capisse la mia mente. Ero avvolta da un silenzio dolce mentre mi impegnavo in quell'impresa, interrotta solo dal fruscio della carta e dal respiro tranquillo della natura che entrava dentro casa attraverso la finestra socchiusa.
L’invito prendeva forma con la stessa dolcezza e dedizione che avevo sempre trovato nel preparare la tavola per le nostre cene di famiglia. Un che di rituale e dolce insieme.
Ogni dettaglio che aggiungevo - un disegno, un decoro, un fiore, un rametto, un filo di spago che legava il tutto - mi parlava di lei, del suo sorriso, del suo amore. In quel momento ho capito che stavo creando non solo un invito matrimoniale, ma una celebrazione dell’amore e della bellezza che risiedono nelle cose semplici, nei gesti fatti col cuore. In quell'azione c'era un frammento della mia anima, della mia creatività, del mio amore per tutto ciò che rappresenta un legame.
Ho guardato a lungo, alla fine quasi incredula, tutta la serie di inviti ben sistemati sul tavolo grande che avevo creato io con le mie mani.
Creare quel primo invito mi ha fatto capire che la bellezza della natura, i sentimenti come l’amore e l’arte come voglia di valorizzare la propria espressività, possono davvero intrecciarsi in modi inaspettati.
I fiori che avevo raccolto sembravano adesso eterni, come se attraverso le mie mani avessero acquisito una nuova vita, pronti a testimoniare l’amore e l’unione di due anime.
Erano dei veri e propri messaggi di amore. Il cuore mi batteva forte, non solo per la soddisfazione di aver creato qualcosa di bello, ma per il significato profondo che quel piccolo invito portava con sé. Era il mio primo invito, ma era anche il mio modo di celebrare l'amore nel mondo.

Ho chiuso gli occhi e ho sussurrato a me stessa: "Questo è solo l’inizio." E in effetti lo era. Come per le foto delle tavole romantiche che mi avevano messo in contatto con il mio lato più estetico, pubblicare le foto di quell'invito mi ha fatto conoscere a tal punto da aprire ufficialmente il mio atelier, nel quale fiori, carta e sentimenti sono custoditi con passione.
Qui potete vedere le foto che ho raccolto per il mio sito di alcuni inviti. Fatemi sapere quale vi piace di più mettendo un cuoricino su quelli che maggiormente vi trasmettono qualcosa.
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